Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, Milano
Che cos’è, e che significato ha oggi il Risorgimento?
Cosa significa oggi il Risorgimento? La domanda pone l’accento su quali relazioni siano ancora possibili tra gli eventi che lo hanno caratterizzato e la nostra contemporaneità e cosa possono raccontare oggetti, cimeli, documenti, opere iconografiche che testimoniano quegli eventi secondo letture diverse. In un istituto di conservazione di “raccolte storiche” vi sono spazi preposti alla ricerca storica (le riviste specialistiche ad esempio) o alla sua divulgazione (conferenze e incontri) che già problematizzano la questione del Risorgimento, rappresentando un luogo aperto di dibattito. Il Museo si apre a pubblici vari per età, formazione, provenienza geografica, orientamenti soprattutto con l’allestimento e la sua proposta interpretativa “permanente”; ma è necessario immaginare modalità di racconto innovative e al passo con i tempi, rispettose delle differenti sensibilità e capaci di tessere un legame rinnovato tra i visitatori e un patrimonio multiforme, che offre spunti per infinite prospettive di approccio e lettura. Se la narrazione di quel periodo della nostra storia è forse divenuta marginale presso il grande pubblico, il compito è quello di rivitalizzarne la forza ideale: senza forzature o parallelismi, il Risorgimento costituisce un momento importante di consolidamento e affermazione di ideali che oggi sono alla base della nostra società e dai quali derivano molte delle nostre libertà.
Perché gli oggetti concessi in esposizione sono rappresentativi del Risorgimento oggi? Qual è il loro potere evocativo e testimoniale oggi?
Suggerire il significato del quale gli oggetti selezionati dal Museo del Risorgimento di Milano per la mostra “Rileggere il Risorgimento” sono oggi portatori è operazione complessa. Una delle prospettive possibili è quella di raccontare qual è la rete di relazioni che oggi tali oggetti – tutti presenti nel percorso permanente del Museo – costruiscono con gli altri beni esposti. Nell’attuale allestimento museale – risalente al 2009 con successivi rimaneggiamenti – il cuore del percorso espositivo è dedicato al racconto delle Cinque Giornate, illustrato prevalentemente attraverso opere pittoriche che immortalano scorci di Milano caratterizzati da scontri intorno a barricate. La reiterazione di questa tipologia di veduta consente al pubblico di immaginare la pervasività delle barricate, durante l’insurrezione del 1848, nel tessuto urbano (ne vennero innalzate quasi 1.700), un elemento che si rivelò decisivo per la sconfitta degli Austriaci. Sono riconoscibili scorci noti di Milano, come le Colonne di San Lorenzo, ad esempio, in modo da rendere possibile la creazione di un legame tra avvenimenti storici, luoghi e persone che oggi vivono lo spazio pubblico urbano. Nelle visite rivolte ai differenti pubblici, la campana evoca la “voce” di una città che attraverso il suo rintocco comunicava l’insurrezione (nelle prime fasi dell’allestimento museale elementi sonori richiamavano questo avvenimento). L’importanza dell’oggetto tangibile quale veicolo di memoria o – a vario titolo – “reliquia” colpisce ancora l’immaginario- ad esempio – degli studenti in visita al nostro museo come accade di fronte alla divisa di Manara: la pregnanza di oggetto testimone degli eventi è accresciuta dall’essere esposta accanto al grande dipinto di Filippo Vittori, I bersaglieri lombardi e i lancieri della morte traportano Luciano Manara gravemente ferito a Villa Spada, nel quale è la stessa divisa ad essere trasportata accanto al corpo. In un’epoca di supporti immateriali, l’importanza della mediazione dell’oggetto fisico per creare una relazione col passato, con la storia e anche con le sue violenze resta, pur nel mutamento delle sensibilità contemporanee di fronti agli stessi, un punto dal quale partire.
Patrizia Foglia, Collezione disegni e stampe – Ufficio mostre | Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento di Milano
Ilaria Torelli, Conservatrice | Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento di Milano
Gli altri contributi della mostra
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Museo del Risorgimento, Civici Musei di Udine
Fondazione Camillo Cavour, Santena
Domus Mazziniana, Pisa
Società Siciliana per la Storia Patria – Museo del Risorgimento, Palermo
Società Napoletana di Storia Patria, Napoli
Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento, Genova
Comune di Catanzaro – Palazzo de’ Nobili, Catanzaro
Musei Garibaldini, Compendio Garibaldino di Caprera, Direzione Regionale Musei Nazionali della Sardegna
Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia”, Brescia
Museo Civico del Risorgimento di Bologna